Roma, 28 marzo 2024 (Agenbio) – Uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) di Roma e della Scuola IMT Alti Studi Lucca, pubblicato su Animal Cognition, ha fornito per la prima volta una visione approfondita dei meccanismi decisionali alla base dell’effetto “esca” nei cebi dai cornetti, piccole scimmie che vivono in Sudamerica, evidenziando parallelismi con il processo decisionale umano. Lo studio è il primo a riscontrare un effetto delle “esche fantasma” sul processo decisionale di primati non umani.
La ricerca ha esaminato l’impatto delle “esche asimmetricamente dominate” e delle opzioni “fantasma” sulle preferenze alimentari dei cebi dai cornetti.
«Le “esche asimmetricamente dominate” – spiega Marco Marini, ricercatore post-doc presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e primo autore dello studio – sono opzioni che, pur essendo disponibili, sono palesemente inferiori a una delle altre alternative presenti nel contesto di scelta diventando di fatto irrilevanti, come la caramella piccola e di un gusto non preferito. Le opzioni “fantasma” sono, invece, alternative apparentemente disponibili, ma nella realtà non accessibili».
«Utilizzando piccole quantità di cibo, è stato osservato che i cebi preferivano due cereali glassati a una piccola quantità di semi di girasole, – racconta Elsa Addessi, ricercatrice Cnr-Istc – ma aggiungendo alle opzioni tra cui scegliere anche tre cereali glassati visibili ma non accessibili, perché coperti da un pannello trasparente, la preferenza dei cebi per i due cereali glassati aumentava».
Lo studio evidenzia, dunque, come anche in questo tipo di scimmie il processo decisionale, alla stessa stregua di quanto accade negli uomini, sia influenzato dalla mancanza di disponibilità di un’opzione, oppure dalla presentazione di un’opzione di scarsa qualità. (Agenbio) Etr 11:00.