Con il graduale invecchiamento della popolazione, la prevalenza mondiale della malattia dell’Alzheimer, come demenza più comune negli anziani, sta aumentando drammaticamente. Tuttavia, una sfida a lungo termine – e tutt’ora aperta – è quella di ottenere una diagnosi precoce ed accurata dell’Alzheimer rilevando segni distintivi come l’amiloide beta (Aβ42).
Attraverso una collaborazione internazionale, tra l’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara” del Cnr (Cnr-Ifac), Jinan University (Cina), Harvard University (USA) e The First Affiliated Hospital of Jinan University (Cina), è stata sviluppata una piattaforma biofotonica multi-analita in fibra ottica combinando plasmonica e microfluidica per il rilevamento simultaneo e la discriminazione di biomarcatori clinici dell’Alzheimer, come, per l’appunto, l’amiloide beta (Aβ42).
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