Roma, 3 aprile 2024 (Agenbio) – Ogni anno in Italia sono diagnosticati ben 4.800 nuovi casi di tumore dell’ovaio in fase avanzata. La problematica specifica di questa neoplasia è nella difficoltà di prevenzione, data l’assenza di sintomi chiari. C’è però anche una buona notizia, derivante da una sopravvivenza che migliora notevolmente grazie a cure innovative e nuovi test molecolari. Secondo l’Ovarian Cancer Commitment è necessario incentivare l’esecuzione del test Hrd, che permette la selezione di terapie efficaci. Soltanto pochi laboratori sul territorio consentono di effettuarlo in attesa dell’entrata in vigore dei nuovi Lea. Gli esperti stanno comunque lavorando con campagne di sensibilizzazione sul tema, come quella denominata ‘Hai due minuti?’. A spiegare l’importanza del test è stato Sandro Pignata, direttore Oncologia Medica, Dipartimento di Uro-Ginecologia dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli: “Esiste un esame, il test Hrd, che è in grado di misurare l’instabilità genomica del tumore ovarico, una delle principali caratteristiche biologiche di questo tumore. L’esecuzione del test Hrd permette così di adattare le cure a ogni singola paziente”. (Agenbio) 11:00 Des