Roma, 8 aprile 2024 (Agenbio) – Una ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia, realizzata in collaborazione con l’Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare (IFOM) e la Divisione di Chirurgia Pancreatica di Humanitas e sostenuta da Fondazione AIRC e Ministero della salute, ha svelato il panorama intricato del carcinoma del pancreas, chiarendone le complessità e aprendo nuove prospettive di cura.
Lo studio, pubblicato su Cancer Cell, ha identificato e caratterizzato nei dettagli la profonda diversità di ogni singolo carcinoma del pancreas analizzato, evidenziando come questa eterogeneità contribuisca in maniera sostanziale all’inefficacia dei trattamenti esistenti.
«La coesistenza in ogni tumore pancreatico di popolazioni di cellule tumorali con diverse caratteristiche morfologiche, ovvero con un aspetto e un’organizzazione differenti, è nota da tempo. Non si era tuttavia mai riusciti a stabilire l’impatto di questa eterogeneità sul trattamento della malattia», sottolinea Giuseppe Diaferia, coordinatore del gruppo di ricerca insieme con Gioacchino Natoli.
«Abbiamo utilizzato tecnologie innovative per l’isolamento mirato di piccoli gruppi di cellule tumorali e per la loro profilazione molecolare, e le abbiamo combinate ad analisi computazionali e approcci di intelligenza artificiale. Siamo così riusciti a definire questa eterogeneità, in modo che possa diventare il bersaglio di terapie mirate».
«Uno dei principali risultati dello studio – spiega Lucia Nacci, tra i coautori dell’articolo – riguarda l’invasione dei nervi, che costituiscono vere e proprie vie di fuga a bassa resistenza per le cellule del cancro del pancreas. In pratica, i nervi sono la principale via di disseminazione metastatica, oltre che la causa dei forti dolori associati a questa malattia».
I ricercatori hanno osservato una chiara correlazione tra l’attivazione di specifici programmi di espressione genica e l’invasione dei nervi, rivelando anche potenziali meccanismi per interventi terapeutici. (Agenbio) Etr 10:00.