Roma, 10 aprile 2024 (Agenbio) – Dovremmo averci fatto l’abitudine, eppure l’ora legale continua a scombussolare le nostre vite. Come ben sappiamo, la notte del 30 marzo abbiamo detto arrivederci all’ora solare dormendo un’ora in meno. Sembra una questione di poco conto, eppure è una differenza che percepiamo in modo nitido con degli effetti che sono paragonabili a quelli del jet-lag. Ne ha parlato l’immunologo e responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina personalizzata (Fmp) Mauro Minelli: “Diamo ormai per assodato che il passaggio all’ora legale sia in grado di causare una specie di mini jet-lag, potendo influenzare il cosiddetto ritmo circadiano. Gli organismi viventi regolano le proprie funzioni fisiologiche e i propri comportamenti sincronizzandoli, come in una sorta di orologio biologico, all’alternanza quotidiana ‘luce-buio’. Questa precisa organizzazione le cui dinamiche rispondono al ciclo quotidiano di luminosità e oscurità causato dalla rotazione della terra, si chiama, appunto, ritmo circadiano”. Esistono dei rimedi preventivi per prevenire i disagi, come quello di adattarsi gradualmente al cambio d’ora provando a regolare l’orario del sonno nei giorni precedenti al cambio. L’altro consiglio degli esperti è quello di passare più tempo all’aperto durante le ore diurne facendo delle pause attive per combattere la sonnolenza. Infine, ridimensionare l’utilizzo dei dispositivi elettronici, ridurre il caffè e seguire un’alimentazione corretta. (Agenbio) Des 10:00