Roma, 15 aprile 2024 (Agenbio) – Nei giorni scorsi sono stati diffusi e pubblicati da InfluenceMap i dati aggiornati del progetto Carbon Majors, grande database di dati che tiene conto della produzione di combustibili fossili e analizza le emissioni di 122 società fra le più impattanti al mondo. Secondo il report, la stragrande maggioranza delle emissioni globali di CO2, circa l’80%, è riconducibile a sole 57 società, intese come stati, entità pubbliche o società partecipate tutte collegate principalmente a combustibili fossili come carbone, petrolio, gas e alla produzione di cemento. Due le classifiche ottenute grazie ai dati: da una parte la Top 10 degli enti storici che hanno emesso di più dal 1854 al 2022, dall’altra quella delle aziende che hanno emesso di più dall’Accordo di Parigi del 2015 sino a due anni fa. Nella prima classifica al primo posto troviamo la Cina del carbone (276,458 di milioni di tonnellate di CO2 equivalente) con il 14% delle emissioni globali, seguita dall’ex Unione Sovietica (6.8%) e poi da Saudi Aramco (3,6%), Chevron (3%) ed Exxonmobil (2,8%). Gazprom (2.3%), National Iranian Oil Co (2.2%), BP (2,2%), Shell (2,1%) e Coal India (1,5%). Nella seconda classifica svettano Saudi Aramco al 4.8%, Gazprom 3.3%, Coal India 3%, National Iranian Oil Co 2.8% e Rosneft 2.1% e seguono CNPC (1,7%), Adnoc (1,7%), ExxonMobil (1,4%), Iraq National Oil Co (1,4%) e Shell (1,2%). (Agenbio) Gta 9:00