Roma, 23 aprile 2024 (Agenbio) – Più di mezzo milione di gatti negli Stati Uniti potrebbe essere a rischio di una reazione neurologica grave o addirittura fatale al principio attivo contenuto in alcuni dei prodotti antiparassitari per felini più venduti. Sebbene l’ingrediente, l’eprinomectina, sembri sicuro ed efficace per la maggioranza dei gatti se usato alle dosi indicate, uno studio condotto dal Program for Individualized Medicine della Washington State University e pubblicato sul Journal of Veterinary Pharmacology and Therapeutics ha identificato un rischio di gravi effetti avversi effetti nei gatti con la mutazione genetica MDR1, circa l’1% degli oltre 60 milioni di gatti domestici negli Stati Uniti.
I gatti geneticamente colpiti – circostanza che si può scoprire tramite un test genetico – non avrebbero un meccanismo protettivo che impedisce ad alcuni farmaci, inclusa l’eprinomectina, di entrare nel cervello e causare gravi tossicità neurologiche. Il team ha esaminato le cartelle cliniche di 33 gatti che si erano ammalati gravemente o erano morti dopo il trattamento con prodotti contenenti eprinomectina per escludere qualsiasi altra potenziale causa di tossicità neurologica. In quattordici casi non è stata identificata alcuna altra causa ragionevole. Otto di questi 14 gatti erano omozigoti – cioè avevano due copie dello stesso gene – per la mutazione MDR1.
I gatti che hanno reazioni avverse all’eprinomectina possono manifestare molti sintomi, tra cui perdita di coordinazione, aumento della salivazione, tremori, paralisi parziale, pupille dilatate, coma, convulsioni e morte. Inoltre, alcuni gatti coinvolti nello studio non sono stati in grado di ritrarre o usare la lingua per giorni o settimane dopo l’applicazione di eprinomectina. (Agenbio) Cdm 13:00.