Roma, 2 maggio 2024 (Agenbio) – Dalle terapie contro il virus dell’HIV, ci sono nuove speranze per prevenire una delle malattie neurodegenerative più complicate, il morbo di Alzheimer. Durante uno studio condotto su pazienti affetti dal virus dell’immunodeficienza umana, alcuni scienziati hanno scoperto che un prodotto che blocca l’attività di un enzima particolare definito “della trascrittasi inversa” incide notevolmente sulla prevenzione dell’Alzheimer. Nello specifico c’è un’associazione benefica tra l’uso del medicinale per i soggetti sieropositivi e un ridotto numero di diagnosi della patologia neurodegenerativa. Su mille persone portatrici di Hiv che hanno assunto il farmaco, c’è un’incidenza del morbo pari a 2,46 diagnosi; al contrario ci sono 6,15 casi diagnosticati ogni mille persone non trattate col medicinale. (Agenbio) Anna Lavinia 11:00