Roma, 7 maggio 2024 (Agenbio) – Dall’Uganda arriva una interessante storia che ci aiuta a capire come la deforestazione e l’alterazione degli habitat naturali possa favorire salti di specie e possibili pandemie. Nello studio “Selective deforestation and exposure of African wildlife to bat-borne viruses” pubblicato su Communications Biology da un team internazionale di ricercatori viene raccontato come, grazie anche all’uso di telecamere, in una foresta africana sia stata osservata l’abitudine da parte di scimpanzè e antilopi di cibarsi di guano di pipistrello, fonte di cibo che ha sostituito le palme dopo che queste ultime sono scomparse a causa della deforestazione. Una successiva analisi di laboratorio del guano di pipistrello ha identificato una serie di virus, tra cui un betacoronavirus correlato alla SARS-CoV-2. Gli scienziati hanno spiegato che non è noto se il betacoronavirus trovato sia trasmissibile agli esseri umani, ma quanto accaduto fornisce un esempio di come nuove infezioni potrebbero superare le barriere tra le specie. (Agenbio) Gta 10:00