Roma, 14 maggio 2024 (Agenbio) – Una precoce alterazione dell’attenzione potrebbe essere una delle principali cause di una disfunzione della comunicazione e delle capacità sociali: emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex in un numero speciale dedicato alle basi biologiche dell’autismo e realizzato da un team di ricercatori delle università di Padova, Milano, Lecco, Bergamo e Trento. La capacità di distogliere l’attenzione, chiamata “disancoraggio”, permette al bambino di spostare il suo interesse dall’evento che ha catturato la sua attenzione, promuovendo, quindi, l’esplorazione più efficiente del mondo circostante in cui può scoprire l’altro, cioè colui che lo cura e lo accudisce, o un suo pari con il quale interagire. “Ciò che emerge – sottolinea Andrea Facoetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova e responsabile della ricerca – è che, anche in bambini a sviluppo tipico, esiste una forte relazione tra una lieve disfunzione del meccanismo automatico di disancoraggio dell’attenzione, controllato dal circuito fronto-parietale dell’emisfero destro, e il loro futuro sviluppo socio-comunicativo, confermato anche dai tratti comportamentali dei loro genitori. La conseguenza più rilevante di questa scoperta è che mediante specifici programmi di abilitazione dell’attenzione si potrebbe sviluppare una precoce campagna di prevenzione di tali disturbi, la cui incidenza purtroppo sembra ad oggi in continuo aumento, oltre al poter individuare già a 8 mesi i bambini a rischio di un disturbo dell’interazione sociale e della comunicazione che nelle forme più gravi potrebbe anche sfociare nell’autismo”. (Agenbio) Cdm 10:00