Roma, 14 maggio 2024 (Agenbio) – Un nuovo tipo di bioplastica potrebbe contribuire a ridurre l’impronta ambientale dell’industria della plastica grazie a una forma biodegradabile di poliuretano termoplastico (TPU), sviluppata da un team di ricercatori guidati dall’Università della California San Diego. È una plastica commerciale morbida, ma resistente – utilizzata in calzature, tappetini, cuscini e memory foam – è piena di spore batteriche di un ceppo di Bacillus subtilis che ha la capacità di scomporre i materiali polimerici plastici. Esposte ai nutrienti presenti nel compost, germinano e distruggono il materiale alla fine del suo ciclo di vita. Il lavoro è dettagliato in un articolo pubblicato su Nature Communications. Per rendere la plastica biodegradabile, i ricercatori hanno inserito spore di Bacillus subtilis e pellet di TPU in un estrusore di plastica. Gli ingredienti sono stati miscelati e fusi a 135 gradi Celsius, quindi estrusi sotto forma di sottili strisce di plastica. Per valutare la biodegradabilità del materiale, le strisce sono state collocate in ambienti di compost sia microbicamente attivi sia sterili. L’acqua e altri nutrienti nel compost hanno innescato la germinazione delle spore all’interno delle strisce di plastica, che hanno raggiunto il 90% di degrado entro cinque mesi. (Agenbio) Cdm 14:00