Roma, 23 maggio 2024 (Agenbio) – Il consumo abituale di cibi ultra-processati potrebbe portare a un moderato aumento del rischio di morte prematura. Lo afferma un nuovo studio osservazionale statunitense, durato oltre 34 anni e guidato dall’Università di Harvard, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Bmj. In particolare, alcuni cibi e bevande risulterebbero più dannosi di altri. L’associazione più forte si è riscontrata per i prodotti pronti a base di carne ultra-processate, pollame e frutti di mare, oltre a bevande zuccherate, dessert a base di latticini e cibi per la colazione altamente trasformati. Una precisazione è però doverosa: lo studio è stato meramente osservazionale. Per questo motivo “non è possibile trarre conclusioni definitive su causa ed effetto. Ma i risultati forniscono un supporto per limitare il consumo di alcuni tipi di alimenti ultra-processati per la salute a lungo termine. Sono necessari studi futuri per migliorare la classificazione degli alimenti ultra-processati e confermare i nostri risultati in altre popolazioni”, ha spiegato il coordinatore del team di ricerca Mingyan Son, epidemiologo di Harvard. (Agenbio) Des 13:00