Roma, 27 maggio 2024 (Agenbio) – Gli emulsionanti alimentari possono innescare il diabete di tipo 2. È quanto emerge da una nuova analisi dello studio prospettico di coorte NutriNet Santé pubblicata su The Lancet Diabete & Endocrinology.
L’indagine ha analizzato i dati di oltre 104mila adulti arruolati dal 2009 al 2023 a cui è stato chiesto di compilare registri dietetici di 24 ore ogni 6 mesi. Lo scopo era valutare l’esposizione agli emulsionanti. Del campione, l’1 per cento ha sviluppato diabete di tipo 2 durante il follow up di 6-8 anni.
Dei 61 additivi identificati, sono sette gli emulsionanti attenzionati, associati all’aumento del rischio di diabete: E407 (carragenine totali), E340 (esteri di poliglicerolo di acido ricerolo), E472e (esteri di acidi grassi),E331 (citrato di sodio), E412 (gomma di guar), E414 (gomma arabica), E415 (gomma di xantano), oltre ad un gruppo chiamato carragenine.
Gli additivi sono stati assunti nel 5 per cento da frutta e verdure ultra lavorate (come verdure in scatola e frutta sciroppata), nel 14.7 per cento da torte e biscotti, nel 10 per cento da prodotti lattiero-caseari.
«Sebbene siano necessari ulteriori studi a lungo termine, le alterazioni del microbiota intestinale, fanno ritenere che potrebbe essere necessario rivedere i livelli giornalieri di assunzione. Precedenti prove che legavano l’assunzione di carragenina all’infiammazione intestinale hanno portato l’JECFA a limitarne l’uso nelle formule e negli alimenti per neonati. Stiamo assistendo a un preoccupante aumento del diabete di tipo 2 anche tra bambini e adolescenti», commenta Raffaella Buzzetti, presidente eletto della Società italiana di diabetologia. (Agenbio) Etr 11:00.