Roma, 29 maggio 2024 (Agenbio) – Un nuovo studio del gruppo del Van Andel Research Institute (USA), pubblicato su Nature, sostiene come alcune proteine possano cambiare forma se esposte a differenti temperature, rivelando così siti di legame precedentemente sconosciuti per alcuni farmaci. Solitamente, per garantirne stabilità, le proteine vengono studiate a basse temperature: la nuova analisi dimostra però come alcune proteine sono altamente sensibili alla variazione termica e possono cambiare forma, per esempio se osservate alla temperatura corporea. La stessa forma delle proteine è importante perché regola il modo in cui queste interagiscono con altre molecole. L’analisi si è concentrata su una proteina chiamata TRPM4 che supporta la funzione cardiaca e il metabolismo, oltre al rilascio di insulina. Il team di ricerca è riuscito a visualizzare TRPM4 alla temperatura corporea grazie alla microscopia crioelettronica: hanno scoperto che i ligandi (molecole che si legano alle proteine) interagiscono con siti totalmente diversi su TRPM4 a temperatura corporea rispetto a temperature più basse. “Il nostro studio – chiosano gli esperti – descrive un nuovo modo di studiare le proteine a temperatura corporea e rivela che alcune alterano drasticamente le loro strutture a temperature più alte, aprendo nuove opportunità per lo sviluppo di farmaci”. (Agenbio) Gta 14:00