Roma, 29 maggio 2024 (Agenbio) – Nelle terre martoriate dal conflitto, dopo l’invasione russa, non “osano” più le aquile. Uno studio condotto dai ricercatori britannici dell’Università dell’East Anglia insieme al British Trust for Ornithology e all’Università estone di scienze della vita dimostra come in Ucraina, da febbraio 2022, gli esemplari di aquila anatraia maggiore hanno dovuto cambiare le rotte migratorie per evitare le zone di guerra. Si tratta di grandi deviazioni (e minori soste) che potrebbero aggravare il loro status di specie a rischio estinzione. Lo studio si basa sul tracciamento Gps di 19 esemplari e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology. Per gli esperti “i conflitti armati possono avere impatti di vasta portata sull’ambiente, compresi cambiamenti nel comportamento degli animali. Il nostro studio mostra come le aquile in migrazione abbiano effettuato deviazioni per evitare eventi di conflitto e abbiano trascorso meno tempo a fare rifornimento nei siti di sosta. Inoltre, indica che ci possono essere molte attività umane, oltre alle guerre, che probabilmente cambiano o influenzano il comportamento degli animali” spiegano i ricercatori. (Agenbio) Gta 13:00