Roma, 3 giugno 2024 (Agenbio) – Nelle acque di Sicilia, Puglia e Calabria è allarme per la presenza sempre più elevata dei vermocane, organismi noti anche come vermi di fuoco, capaci di riprodursi in grande quantità a causa delle alte temperature del Mediterraneo. Questi animali voracissimi e carnivori, capaci di rigenerarsi quando vengono spezzati, hanno aculei con tossine urticanti e sono pericolosi sia per l’uomo sia per altre specie. Di recente i biologi del laboratorio che l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste hanno avviato un progetto proprio per segnalare la presenza dei vermocane e informare turisti e residenti sulle insidie di questi organismi. “Sono una specie endemica del Mediterraneo e in passato la loro popolazione era sotto controllo, ma con le ondate anomale di caldo degli ultimi due-tre anni i vermocane si sono moltiplicati a dismisura e mangiano di tutto. Capita di trovarli anche fino a riva” ha spiegato Michela D’Alessandro che insieme ad altri colleghi studia questa specie. La ricercatrice ricorda che “hanno nelle setole tossine urticanti che generano edemi e pruriti” e specifica la necessità, soprattutto in vista dell’estate, di fare attenzione in caso di incontro. (Agenbio) Gta 9:00