Roma, 10 giugno 2024 (Agenbio) – Una ricerca realizzata dall’Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr di Padova ha esaminato il pericolo dell’innalzamento del mare che minaccia la morfologia della laguna di Venezia, identificando i punti dove la geodiversità è a rischio.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Science of the total environment, entro il 2050 l’80% delle morfologie lagunari, oggi situate tra 25 e 50 cm sopra il livello del mare, si ridurranno di 16 km², mentre quelle che oggi sono tra 0 e 25 cm si ridurranno di 18 km².
Il team, combinando indicatori ambientali provenienti da diverse fonti, tra cui lo studio della stratigrafia e dei paleo-ambienti, analisi geotecniche e informazioni ottenute dai satelliti, è riuscito a valutare la sensibilità e il pericolo a cui è esposto il sistema lagunare e identificare le zone più a rischio per l’innalzamento del livello del mare, evidenziando dove è più urgente intervenire per proteggere la laguna.
L’indagine ha esaminato sia le morfologie emerse, visibili sopra il livello dell’acqua, sia quelle sommerse, che svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento dell’ecosistema lagunare.
«L’analisi – spiega la ricercatrice Cristina Da Lio – ha evidenziato una situazione preoccupante di vulnerabilità, con conseguenze dirette sui servizi ecosistemici offerti. Tra i rischi più evidenti, ci sono la perdita dell’importante meccanismo di assorbimento della CO2, la minaccia ai cicli vitali delle specie lagunari e il pericolo di un sovraccarico di nutrienti dannoso per l’equilibrio dell’ecosistema».
Lo studio del Cnr potrà supportare la pianificazione delle azioni di protezione del paesaggio lagunare dagli effetti dell’innalzamento del livello del mare. (Agenbio) Etr 09:00.