Roma, 10 giugno 2024 (Agenbio) – Nonostante siano trascorsi migliaia di anni, talune infezioni possono ancora nuocere, favorendo in alcune persone lo sviluppo di patologie psichiatriche come schizofrenia, disturbo bipolare e depressione.
È quanto emerge da uno studio condotto dal King’s College di Londra, pubblicato su Nature Communications, che evidenzia come l’8% circa del nostro genoma sia composto da sequenze chiamate Retrovirus Endogeni Umani (HERVs), prodotto di antiche infezioni virali verificatesi centinaia di migliaia di anni fa.
La ricerca dimostra che un insieme specifico di HERVs attivi nel cervello umano contribuisce alla suscettibilità ai disturbi psichiatrici. I ricercatori hanno utilizzato dati provenienti da ampi studi genetici che coinvolgono decine di migliaia di persone, sia con problemi di salute mentale sia sane, per cercare di comprendere come le variazioni del Dna legate ai disturbi psichiatrici agiscano sull’attività degli HERV.
Gli studiosi hanno così scoperto che alcune varianti di rischio genetico per disturbi mentali influenzano preferenzialmente l’attività degli HERV.
Sono cinque i profili di attività degli HERV associati ai disturbi psichiatrici, tra cui due HERV associati al rischio di schizofrenia, uno al rischio sia di disturbo bipolare che di schizofrenia, e uno al rischio di depressione. (Agenbio) Etr 12:00.