Roma, 10 giugno 2024 (Agenbio) – I risultati di una ricerca, coordinata dall’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Università di Genova e finanziata da AriSLA, indicano il riposizionamento del montelukast, farmaco antiasmatico ampiamente utilizzato in clinica, come nuovo possibile approccio terapeutico per il trattamento della SLA. Il lavoro è stato pubblicato sul British Journal of Pharmacology.
Utilizzando il modello murino con mutazione SOD1G93A che riproduce le principali manifestazioni cliniche della patologia, lo studio dimostra che la somministrazione di montelukast a partire dall’insorgenza dei primi sintomi, induce un miglioramento significativo della sopravvivenza e delle funzioni motorie dei modelli murini di sesso femminile rispetto ai controlli, mentre il miglioramento non è osservabile nel sesso maschile. Ciò si traduce in un rallentamento significativo della progressione della malattia e in un miglioramento delle abilità motorie.
«Nel midollo spinale degli animali di sesso femminile, montelukast è in grado di ripristinare la maturazione degli oligodendrociti a cellule mielinizzanti e di contrastare la risposta infiammatoria dannosa di microglia e astrociti, indirizzandoli verso un profilo rigenerativo – spiega Stefano Raffaele, assegnista di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, primo autore dello studio –. Questo contribuirebbe a creare un ambiente locale permissivo nel midollo spinale, favorendo i processi riparativi e preservando l’integrità dei motoneuroni». (Agenbio) Etr 10:00.