Roma, 11 giugno 2024 (Agenbio) – Un’équipe internazionale di microbiologi marini, coordinata dal Royal Netherlands Institute for Sea Research (Nioz), ha scoperto l’esistenza di un piccolissimo fungo che è capace di degradare la plastica rimasta esposta ai raggi Uv del Sole.
Prelevando campioni di rifiuti di plastica dall’isola del vortice subtropicale del Pacifico settentrionale, i ricercatori hanno individuato e isolato in laboratorio il fungo, per poi coltivarlo su polietilene formato da particolari atomi di carbonio che possono essere seguiti nelle varie trasformazioni biochimiche. Hanno così scoperto le doti di “spazzino della plastica” di P.album e che, non utilizzando per i propri processi biologici molto del carbonio ottenuto degradando la il polietilene, ne espelle la maggior parte sotto forma di anidride carbonica.
Per sfruttare la plastica come fonte di energia, però, il fungo ha bisogno del Sole come alleato che in parte scompone meccanicamente il materiale. (Agenbio) Etr 10:30.