Roma, 2 luglio 2024 (Agenbio) – Un gruppo internazionale di scienziati della University of Mons, in Belgio, e dell’Istituto di Scienze e Tecnologia austriaco ha ricostruito, attraverso esperimenti e simulazioni, come si comportano e interagiscono le cellule in movimento. Gli studiosi hanno osservato il comportamento di cellule dell’epidermide chiamate cheratociti, specializzate nella guarigione delle ferite, costrette a muoversi lungo binari unidimensionali creati su un substrato accanto a una scaglia di zebrafish composta da numerose cellule. Lasciati liberi di muoversi, i cheratociti hanno iniziato ad allungarsi lontano dalla squama e all’interno delle corsie predisposte. All’inizio, le cellule si uniscono attraverso le molecole adesive sulla loro superficie. Poi all’improvviso il legame si spezza, e le cellule si riuniscono in minuscoli gruppi, avanzando come treni lungo i binari. All’interno di ogni cellula è presente un gradiente, chiamato polarità, che determina la direzione. Gli scienziati hanno elaborato un modello matematico che consideri la polarità delle cellule, le loro interazioni e le geometrie del loro ambiente circostante, scoprendo così alcune regole generali che guidano i loro movimenti. Per esempio, la velocità dei treni di cellule è indipendente dalla loro lunghezza, perché ogni cellula-vagone si muove, oltre che in accordo con le altre, anche per conto proprio, e non è la prima che deve trascinare tutte le successive. Se invece la corsia è più larga, le cellule non si muovono in un’unica fila ordinata, ma in raggruppamenti più lenti, in cui aumentano gli scontri tra una cellula e l’altra. Gli esiti della ricerca sono stati illustrati nella rivista Nature Physics. (Agenbio) Etr 12:00