Roma, 2 luglio 2024 (Agenbio) – Piccole quantità di calore generate da nanoprismi di oro inseriti all’interno di tessuti, a seguito di illuminazione infrarossa, possono promuovere il processo di rigenerazione cellulare, aumentandone l’efficienza e aprendo prospettive innovative nel campo della medicina rigenerativa. È la scoperta realizzata da un gruppo di ricerca del Cnr-Isasi di Pozzuoli, in collaborazione con l’Instituto de Nanociencia y Materiales de Aragón, pubblicata su Advanced Functional Materials. «Uno degli obiettivi della medicina rigenerativa è la possibilità di riattivare le cellule staminali nel tessuto lesionato e promuovere i processi che portano alla rigenerazione del tessuto piuttosto che al riparo, che raramente riesce a ripristinare la morfologia e la funzionalità del tessuto esistenti prima della lesione», spiega Claudia Tortiglione, ricercatrice del Cnr-Isasi che ha coordinato il gruppo italiano. Mentre il corpo umano riesce a rigenerare, allo stadio adulto, solo parte di alcuni organi – quali pelle, fegato – nel mondo animale esistono organismi invertebrati, come l’idra e la planaria, in cui il potenziale di rigenerazione tessutale è massimo. Ed è proprio su esemplari di Hydra vulgaris che il team ha concentrato i propri studi, dimostrando come il trattamento con nanoheaters, cioè nanomateriali che producono calore quando fotostimolati, aumenti la velocità di rigenerazione della testa, della capacità riproduttiva e del tasso di proliferazione delle cellule staminali dell’animale. Lo studio delinea i meccanismi molecolari alla base dell’aumentata efficienza di rigenerazione, identificando i geni chiave dello sviluppo e i geni coinvolti nella risposta allo stress termico che vengono riattivati in anticipo rispetto ai tempi normali grazie all’illuminazione dei nanoprismi. (Agenbio) Etr 9:00