Roma, 3 luglio 2024 (Agenbio) – Inquinamento e Sla: in passato qualche ricerca aveva già provato ad approfondire l’eventuale esistenza di una correlazione, senza tuttavia riuscire a dimostrarla del tutto. Oggi invece ha fatto chiarezza l’Università degli Studi Federico II di Napoli, che si è occupata della questione nell’ambito del progetto Mnesys, volto a sviluppare nuovi approcci alle neuroscienze. Secondo i dati raccolti dallo studio, l’inquinamento atmosferico – ancor più quello causato dalle particelle ultrafini – provocherebbe nel cervello alterazioni simili a quelle che si osservano nella sclerosi laterale amiotrofica. “Dallo studio è emerso come PM0.1 e NP20, particelle di dimensioni ultrafini e nanometriche, siano in grado di indurre una forma di neurodegenerazione simile alla Sla, caratterizzata dalla disfunzione e disregolazione di proteine essenziali per la sopravvivenza neuronale”, ha commentato Agnese Secondo, professoressa di Farmacologia dell’Università Federico II di Napoli. Uno dei coordinatori del progetto, Tullio Florio, ordinario di Farmacologia all’Università di Genova, ha rimarcato l’importanza di una scoperta del genere per “identificare bersagli molecolari verso cui indirizzare nuovi possibili farmaci”. (Agenbio) Des 10:00