Roma, 4 luglio 2024 (Agenbio) – Uno studio coordinato dall’OMS e pubblicato su The Lancet Global Health pone il punto su come sia in crescente aumento il numero delle persone sedentarie, che si prevede raggiungerà il 35% della popolazione entro il 2030. L’inattività fisica è tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, la demenza. L’Oms raccomanda per gli adulti di svolgere attività fisica più o meno intensa durante la settimana, livelli raggiunti da poco meno del 70% della popolazione mondiale. I cittadini più sedentari sono quelli degli Stati ad alto reddito e quelli dell’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Singapore) con un’inattività del 48,1%; segue il subcontinente indiano con il 45,4%. Le regioni più attive sono l’Oceania, solo il 13,6% dei sedentari, e l’Africa Sub-Sahariana, con inattività del 16,8%. Nei Paesi occidentali ad alto reddito, tra cui l’Italia, è inattivo il 27,7% della popolazione, con un calo che si protrae da anni. Da sottolineare la differenza di genere: è inattivo il 34% delle donne contro il 29% degli uomini, in alcuni Paesi la forbice supera i 20 punti percentuali. “Questi nuovi risultati evidenziano un’opportunità perduta di ridurre il cancro e le malattie cardiache e di migliorare la salute mentale e il benessere attraverso una maggiore attività fisica”, ha affermato in una nota il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Dobbiamo rinnovare il nostro impegno per invertire questa preoccupante tendenza”, ha concluso. (Agenbio) Mmo 13:00