Roma, 10 luglio 2024 (Agenbio) – Una ricerca pubblicata sulla rivista eLife ha individuato una nuova area cerebrale coinvolta nell’inibizione delle reazioni di paura e ansia. I ricercatori hanno testato con successo una procedura di neurostimolazione per disinnescare le risposte corporee di allarme associate alla memoria traumatica. La sperimentazione è stata condotta dai Dipartimenti di Neuroscienze e Psicologia dell’Università di Torino. I ricercatori e le ricercatrici hanno applicato una sessione di Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) focalizzata sulla corteccia prefrontale anteriore (aPFC) una settimana dopo che i partecipanti allo studio avevano appreso la valenza avversiva di uno stimolo. Quando, dopo la neurostimolazione, veniva ripresentato ai partecipanti lo stimolo minaccioso, il gruppo stimolato nella aPFC mostrava risposte corporee di allarme nettamente inferiori rispetto al gruppo di controllo sottoposto a una stimolazione placebo. Sorprendentemente, l’attenuazione delle risposte emotive persisteva in modo duraturo anche nel lungo termine, senza più dover ricorrere alla neurostimolazione. Questo effetto di attenuazione si verificava nonostante il ricordo consapevole degli stimoli minacciosi non venisse in alcun modo danneggiato. Infine, un confronto tra i risultati ottenuti stimolando la aPFC e quelli derivanti dalla stimolazione della corteccia prefrontale dorsolaterale, una regione studiata precedentemente, ha rivelato che la aPFC appare essere un candidato decisamente più promettente per regolare le iper-reazioni di allarme verso stimoli minacciosi. (Agenbio) 9:00 Etr