Roma, 12 luglio 2024 (Agenbio) – Lo Pseudomonas aeruginosas è un batterio ambientale che può causare importanti infezioni multi-resistenti ai farmaci, soprattutto in soggetti con patologie polmonari di base. Si è evoluto rapidamente e diffuso a livello globale negli ultimi 200 anni, ed è responsabile di oltre 500mila decessi all’anno in tutto il mondo. Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Cambridge, riportato su Science. Sono stati esaminati i dati sul DNA di quasi 10mila campioni prelevati da individui, animali e ambienti infetti di tutto il mondo, con una particolare attenzione ai soggetti affetti da Fibrosi Cistica. È stato così possibile creare “alberi genealogici”, che mostrano come i batteri provenienti dai campioni siano correlati tra loro. Quasi sette infezioni su dieci sono causate da soli 21 cloni genetici che si sono rapidamente evoluti acquisendo nuovi geni da batteri vicini e poi diffusi a livello globale. Una propagazione conseguenza del fatto che molte persone vivono in zone densamente popolate, dove l’inquinamento atmosferico rende i polmoni più inclini alle infezioni e dove ci sono più opportunità di diffusione delle infezioni. “La nostra ricerca sullo Pseudomonas ci ha insegnato nuove cose sulla biologia della fibrosi cistica e ci ha rivelato importanti modi in cui potremmo essere in grado di migliorare l’immunità contro i batteri invasori in questa e potenzialmente in altre condizioni – ha detto Andres Floto, direttore dell’UK Cystic Fibrosis Innovation Hub presso l’Università di Cambridge e il Royal Papworth Hospital NHS Foundation Trust, e autore senior dello studio -. L’attenzione si è sempre concentrata sulla facilità con cui questa infezione può diffondersi tra i pazienti affetti da FC, ma abbiamo dimostrato che può colpire con preoccupante facilità anche altri pazienti”. Questi batteri si evolvono e possono diventare epidemici, specializzandosi per un particolare ambiente polmonare. (Agenbio) Mmo 13:00