Roma, 15 luglio 2024 (Agenbio) – Da uno studio realizzato da ricercatori olandesi, e pubblicato su Biology Letters, emerge che la capacità degli storni di migrare è innata. Smentita, dunque, la tesi sostenuta per oltre 70 anni secondo cui questa attività viene appresa dagli uccelli nel corso della loro vita. Recenti dati di tracciamento mostrano che per migrare gli storni preferiscono volare durante la notte. In base a questo comportamento, è possibile ipotizzare che siano viaggiatori più solitari di quanto si pensasse in precedenza. Sebbene questa tendenza alle ore notturne non escluda necessariamente il comportamento sociale, lo studio suggerisce che ciò sia improbabile, poiché la maggior parte degli uccelli migratori notturni viaggia da sola. Per quanto si sappia, inoltre, gli storni non producono richiami di volo notturni. L’analisi suggerisce che i meccanismi migratori di questi uccelli non sono diversi da quelli degli altri passeriformi, in cui il comportamento migratorio è largamente predisposto geneticamente. (Agenbio) Etr 13:00