Roma, 15 luglio 2024 (Agenbio) – Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e dell’Università di Trento ha scoperto che Blastocystis, microrganismo eucariote presente nel nostro microbiota intestinale, gioca un ruolo chiave nel rapporto dieta-salute, contribuendo così a spiegare perché ognuno di noi risponde diversamente allo stesso regime alimentare ed ha di conseguenza una diversa predisposizione a sviluppare malattie intestinali e cardiometaboliche. Nel corso dello studio, pubblicato su Cell, sono stati raccolti e analizzati 56.989 campioni di microbiota intestinale di persone provenienti da 32 nazioni, per studiare come la presenza di Blastocystis è associata a dieta e salute. Blastocystis era già noto al gruppo di ricerca che in un lavoro precedente su circa mille soggetti aveva notato che individui con Blastocystis mostravano risposte glicemiche più favorevoli – cioè un minor rialzo dell’indice glicemico a fronte di assunzione di zuccheri. Il nuovo studio è andato oltre, mostrando che la prevalenza di Blastocystis è legata alla geografia, allo stile di vita e alle abitudini alimentari, e che la sua presenza corrisponde a minore indice di massa corporea e minore probabilità di malattie cardiometaboliche. Con questo lavoro il team di studiosi ha mostrato che Blastocystis è più prevalente e abbondante in persone normopeso rispetto a persone obese, in soggetti sani rispetto a soggetti con malattie intestinali o sistemiche, in chi consuma più frequentemente cibi ricchi di fibre e poco processati, e in soggetti con parametri del sangue indicativi di salute cardiometabolica rispetto a valori associati a stati di infiammazione, alta colesterolemia e glicemia, o ipertensione. (Agenbio) Etr 10:00