Roma, 12 agosto 2024 (Agenbio) – Una malattia della cistifellea canina che comporta l’accumulo di muco anomalo simile a quello riscontrato nei pazienti umani con fibrosi cistica è causata dall’espressione impropria del gene associato alla fibrosi negli esseri umani: la scoperta, che porta la firma della North Carolina State University, potrebbe avere implicazioni importanti sia per gli uomini sia per i cani. “Abbiamo iniziato a vedere questa malattia solo circa 20 anni fa in una manciata di razze – afferma Jody Gookin, autore della ricerca pubblicata su Gastrointestinal and Liver Physiology -. Ciò che ha catturato la mia attenzione è stata la somiglianza di queste cistifellee a quelle dei modelli animali di fibrosi cistica”. Il team ha eseguito il sequenziamento dell’intero genoma sul sangue prelevato da otto cani da pastore delle Shetland con formazione di mucocele della cistifellea e ha confrontato la posizione e la frequenza delle varianti nel gene CFTR con 115 cani di 12 razze ad alto rischio di formazione di mucocele e 2.519 cani di 340 razze considerate a basso rischio, senza riscontrare differenze significative tra i gruppi. Inoltre, i cani con formazione di mucocele non presentavano mutazioni nel gene CFTR in posizioni in cui le presentano gli esseri umani con fibrosi cistica. “Ciò significa che in qualche modo questi cani stanno acquisendo una disfunzione del canale CFTR che non è basata su un difetto nel gene. Identificarne la causa potrebbe avere implicazioni importanti a vari livelli”, afferma Gookin. (Agenbio) Cdm 10:00