Roma, 16 agosto 2024 (Agenbio) – Si può rallentare la Sla. Lo afferma uno studio della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e della Fondazione IRCCS Istituto Auxologico Italiano, pubblicato sulla rivista Lancet Regional Health Europe. Due anni di trattamento, con stimolazione magnetica cerebrale transcranica statica, si sono rivelati preziosi per oltre il 70% dei pazienti con Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che è sopravvissuto senza necessità di ricorrere alla ventilazione meccanica. Questo dato va confrontato con il 35% dei pazienti che invece non avevano ricevuto questo trattamento. Si tratta di una nuova tecnica, assolutamente non invasiva, che grazie a dei campi magnetici modifica l’eccitabilità delle cellule nervose correggendo l’ipereccitabilità che porta a morte i neuroni motori nei pazienti con Sla. Sono diversi studi preliminari che dimostrano come sia possibile ottenere un lieve miglioramento che si traduce in un significativo rallentamento della progressione della malattia. (Agenbio) Des 12:00