Roma, 27 agosto 2024 (Agenbio) – Secondo uno studio della Scuola di Medicina dell’Università americana di Stanford, pubblicato sulla rivista Nature Ageing, i giri di boa verso la senilità sono due e avvengono a 44 e 60 anni. Il processo di invecchiamento, dunque, non si sviluppa in modo costante, perché allo scoccare di queste età subentrano cambiamenti irreversibili a livello biomolecolare, che segnano un incremento o una riduzione repentina di migliaia di molecole e microrganismi presenti nel corpo. Analizzando i dati forniti da 108 volontari tra i 25 e i 75 anni, seguiti per diversi anni, i ricercatori hanno rilevato che, intorno ai 44 anni, le molecole più coinvolte sono quelle legate al metabolismo dell’alcol, della caffeina e dei grassi e quelle associate a disturbi cardiovascolari.
Circa 15 anni dopo, invece, l’attenzione si sposta sulle molecole legate al metabolismo di carboidrati e caffeina, alla regolazione immunitaria, alla funzione dei reni e ancora alle malattie cardiovascolari. (Agenbio) Etr 9:00