Roma, 28 agosto 2024 (Agenbio) – Il riso nero, se cotto sottovuoto, preserva i suoi benefici antiossidanti. A questo risultato sono arrivati i ricercatori che hanno messo a confronto le diverse tecniche di cottura del riso e hanno osservato che i componenti bioattivi di quello nero italiano (Oryza sativa L., Artemide cv) sono preservati sia nel tradizionale risotto sia nella più moderna cottura tramite sottovuoto ad 89°. Nello specifico, entrambe le preparazioni, hanno mantenuto il più alto contenuto di polifenoli antiossidanti. Il contenuto di fibre è infatti aumentato in tutti i tipi di cottura e inoltre la tostatura del riso permette di creare una barriera protettiva per gli antociani, contro la degradazione. La ricerca, pubblicata su Food Research International, riporta anche un aumento generale delle concentrazioni di acidi fenolici liberi dopo la cottura. (Agenbio) Anna Lavinia 12:00