Roma, 29 agosto 2024 (Agenbio) – Facciamo un po’ di chiarezza sul vaiolo delle scimmie: la trasmissione del virus può avvenire non solo da animale a uomo, ma anche da persona a persona. L’incubazione ha una durata che varia da cinque a 21 giorni. La malattia ha invece diverse fasi: la prima è la prodromica che può durare fino a cinque giorni e comporta mal di testa, febbre, linfonodi ingrossati, mal di schiena, dolori muscolari e uno stato generale di debolezza. Dopodiché spunta un’eruzione cutanea che di solito compare fino a tre giorni dopo la febbre, prima sul viso e poi sul resto del corpo. In caso di sospetto di contagio, l’Iss suggerisce di “raccogliere campioni biologici provenienti dalle lesioni cutanee e trasportarli in sicurezza, e in conformità con i requisiti nazionali e internazionali di sicurezza, in un laboratorio di riferimento. I campioni devono essere conservati in una provetta sterile e asciutta e mantenuti al freddo”. Nella maggior parte dei casi non è necessaria una cura medica, tuttavia ne esistono di alcuni più gravi che richiedono l’utilizzo di un antivirale. Ricordiamo, infine, che esiste già un vaccino: il MVA-BN, distribuito in Europa dal 2013 con il nome commerciale di Imvanex. (Agenbio) Des 11:00