Roma, 4 settembre 2024 (Agenbio) – Le cellule della microglia, responsabili della protezione immunitaria del cervello, esercitano un ruolo finora sconosciuto e potente nel ridurre gli effetti dell’invecchiamento cerebrale. È quanto emerge da uno studio, frutto di una collaborazione tra il Centro di Neurobiologia dell’Invecchiamento dell’IRCCS INRCA e la Sezione di Neuroscienze e Biologia Cellulare del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università Politecnica delle Marche e le Università La Sapienza e Cattolica di Roma, pubblicato sulla rivista Brain, Behavior and Immunity. Lo studio è partito dall’ipotesi di poter “ringiovanire” la microglia invecchiata tramite l’uso di vescicole extracellulari (vescicole microscopiche prodotte dalle cellule che servono alla comunicazione con altre cellule) secrete da microglia coltivata in vitro e condizionata per assumere un profilo antinfiammatorio. Queste vescicole veicolano numerose molecole la cui esatta natura dipende dalla cellula che le produce e la cui funzione è quella di regolare l’attività della cellula bersaglio. La somministrazione delle vescicole extracellulari per via intra-nasale ha evidenziato non solo il ripristino della morfologia e della funzione delle cellule microgliali, con riduzione dell’infiammazione cerebrale, ma anche un aumento della plasticità neuronale e un miglioramento dell’apprendimento spaziale e dell’ansia. (Agenbio) Etr 9:00