Roma, 4 settembre 2024 (Agenbio) – Una ricerca pubblicata su Frontiers in Plant Science rivela che l’inquinamento luminoso notturno può indurire le foglie degli alberi, rendendole meno appetibili per gli insetti erbivori. Il fenomeno è stato osservato in due specie di alberi a Pechino: l’acacia del Giappone e il frassino verde, di cui i ricercatori hanno raccolto quasi 5500 foglie. Gli esperti sospettavano che l’esposizione a livelli elevati di luce artificiale potesse spingere le piante a concentrare le loro energie più sulla difesa che sulla crescita. Se le piante avessero dedicato maggiori risorse alla crescita, le foglie sarebbero state più grandi. Al contrario, un maggior impegno nella difesa si sarebbe tradotto in foglie più dure e con alti livelli di tannini e altre sostanze chimiche. I risultati hanno confermato che entrambe le specie di alberi, quando esposte a intensa luce artificiale, producevano foglie più dure, che mostravano meno segni di danni causati dagli insetti erbivori. L’illuminazione artificiale, dunque, sembra innescare un processo che rende le foglie troppo difficili da mangiare per gli insetti, riducendo la loro attività. L’indurimento delle foglie innesca una reazione a catena su tutto l’ecosistema, perché porta alla diminuzione degli insetti erbivori, seguito da un calo degli insetti predatori e degli uccelli che si nutrono di questi ultimi. (Agenbio) Etr 11:00