Roma, 4 settembre 2024 (Agenbio) – Un team di ricercatori guidato dall’Università di Padova ha messo a punto una nuova metodologia per la sintesi delle azetidine, ovvero quelle importanti strutture presenti in diversi farmaci e composti biologicamente attivi che hanno svariate potenzialità nel campo della cura dei tumori o delle patologie genetiche. La strategia descritta nello studio, pubblicato sulla rivista Nature Catalysis, utilizza la semplice luce solare per creare azetidine in modo sostenibile con un fotosensibilizzatore organico, ossia una molecola in grado di attivare i componenti della reazione chimica e farli reagire insieme mediante questo approccio a rilascio di tensione. «È come se la luce – spiega Luca Dell’Amico, del Dipartimento di Scienze chimiche dell’Università di Padova e corresponding author della ricerca – servisse a tendere una corda; nel nostro caso serve a tendere fino a portare alla reattività desiderata gli atomi delle molecole. Usando solo luce, non si generano prodotti di scarto, inoltre la luce è per noi un reagente abbondante e a costo zero». Il lavoro del team di ricerca dimostra come sia possibile approdare a strutture azetidiniche ad elevata attività biologica utilizzando fonti di energia rinnovabili e in modo semplice. (Agenbio) Etr 10:00