Roma, 10 settembre 2024 (Agenbio) – I farmaci inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2), ovvero la proteina responsabile di quasi tutto il riassorbimento del glucosio da parte dei reni, svolgerebbero una funzione protettiva nei confronti della demenza. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista BMJ, che ha esaminato i dati di oltre 220mila pazienti affetti da diabete di tipo 2. Confrontando gli esiti sulla salute di un gruppo di oltre 110mila persone di età compresa tra 40 e 69 anni con diabete di tipo 2 che assumevano gli inibitori dell’SGLT-2 con quelli di un altro gruppo di 110mila pazienti che invece assumevano un’altra classe di farmaci, gli inibitori della DPP-4, la probabilità di sviluppare demenza del primo gruppo è del 35% più bassa rispetto a quella del secondo gruppo di persone dopo un follow-up medio di 670 giorni. «Questa associazione è stata osservata in modo simile per la malattia di Alzheimer e la demenza vascolare, che sono le due forme più comuni di demenza – hanno spiegato i ricercatori –. Anche studi precedenti hanno suggerito un rischio ridotto di demenza associato all’uso di inibitori dell’SGLT-2 rispetto agli inibitori della DPP-4 tra le persone con diabete di tipo 2 di età superiore 66 anni, ma la nostra ricerca ha rilevato questa associazione in una popolazione più ampia, indipendentemente dal tipo di demenza, dall’uso concomitante di metformina e rischio cardiovascolare basale». (Agenbio) Etr 13:00