Roma, 11 settembre 2024 (Agenbio) – Una ricerca guidata da Jules Mesnier, dell’Ospedale Bichat-Claude Bernard di Parigi, presentata al Congresso ESC 2024, rivela che i pazienti con malattia coronarica che hanno smesso di fumare dopo la diagnosi riducono il rischio di complicanze di quasi il 50%. Il registro internazionale CLARIFY, prospeCtive observational LongitudinAl RegIstry of patients with stable coronary arterY disease, ha valutato l’impatto dello stato di fumatore sugli eventi cardiovascolari in pazienti con malattia coronarica. Si è valutata la possibilità del verificarsi di un evento cardiovascolare avverso maggiore, detto morte cardiovascolare o infarto miocardico in un follow-up di 5 anni. I pazienti sono stati inclusi nello studio in media 6,5 anni dopo la diagnosi: al momento dell’inclusione, il 41,3%, non aveva mai fumato, il 46,2% erano ex fumatori e il 12,5% erano fumatori. Tra gli ex fumatori, il 72,8% ha smesso di fumare entro l’anno e solo il 27,2% in quelli successivi. “Il primo anno dopo la diagnosi è la finestra cruciale per smettere – ha detto Mesnier, autore dello studio – al momento della diagnosi, dovremmo sottolineare l’importanza di smettere e sostenere i pazienti in questa sfida”. Chi ha smesso di fumare dopo la diagnosi ha migliorato significativamente gli esiti cardiovascolari, con una riduzione del 44% del rischio di morte cardiovascolare. Tra i fumatori che hanno ridotto il fumo, non è risultato significativamente modificato e dopo una diagnosi di malattia coronarica è aumentato dell’8% per ogni anno aggiuntivo di fumo. Nonostante tutto non si è mai raggiunto il livello di chi non ha mai fumato. “Mi piace dire ai miei pazienti che non è mai troppo presto o tardi per smettere di fumare, anche se prima un paziente smette, meglio è per ridurre il rischio cardiovascolare – ha sottolineato Mesnier – e non è sufficiente ridurre il fumo”. “Per i fumatori sono necessari messaggi brevi e chiari – ha precisato -. Dire ai pazienti che possono dimezzare il rischio di un successivo evento grave o di morte è un messaggio potente. Le misure per promuovere la cessazione del fumo includono consigli brevi, consulenza e interventi comportamentali, oltre alla terapia farmacologica”. (Agenbio) Mmo 10:00