Roma, 16 settembre 2024 (Agenbio) – Il cloroxilenolo, un disinfettante utilizzato in tutto il mondo, è considerato minaccioso negli ambienti acquatici a causa della sua elevata stabilità chimica e del suo massiccio consumo. I ricercatori della School of Engineering della Hong Kong University of Science and Technology hanno individuato un’alternativa promettente nel 2,6-diclorobenzochinone (2,6-DCQ). La ricerca è guidata dal Prof. Zhang Xiangru del Dip. di Ingegneria civile e ambientale dell’HKUST che, studiando i sottoprodotti della disinfezione (DBP) da molti anni, ha notato che il cloroxilenolo è simile ad alcuni DBP alo-fenolici scoperti dal suo team, che hanno dimostrato di degradarsi rapidamente tramite fotolisi solare. Il team è riuscito a selezionare un disinfettante efficace ad ampio spettro dai DBP che può essere rapidamente degradato e detossificato nelle acque riceventi. Si è testata l’efficacia di 10 diversi DBP nell’inattivazione di vari patogeni, tra cui E. coli, Staphylococcus aureus, Candida albicans e batteriofago MS2. È emerso che il 2,6-DCQ era da 9 a 22 volte più efficace del cloroxilenolo nell’inattivazione di questi batteri, funghi e virus. La tossicità per lo sviluppo del 2,6-DCQ negli embrioni di policheti marini diminuiva rapidamente a causa della sua rapida degradazione tramite idrolisi nell’acqua di mare ricevente, anche in assenza di luce solare. Due giorni dopo essere stato scaricato in acqua di mare, il 2,6-DCQ mostrava una tossicità per lo sviluppo 31 volte inferiore rispetto al cloroxilenolo. (Agenbio) Mmo 9:00