Roma, 20 settembre 2024 (Agenbio) – La sepsi è una condizione infiammatoria dell’organismo provocata da un’infezione. I suoi numeri sono devastanti: colpisce infatti 49 milioni di persone al mondo e ne uccide ben 11 milioni, tra i quali tantissimi neonati. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la considera una priorità sanitaria globale, come ha ricordato la Società italiana di neonatologia nel corso della Giornata Mondiale contro la sepsi (World Sepsis Day), che si è celebrata lo scorso 13 settembre. Questa patologia è poco conosciuta e per questo motivo sottovalutata: dimostrazione ne è il fatto che un consistente numero di decessi nel primo mese di vita è legato a inadeguate misure di prevenzione delle infezioni e diagnosi tardiva. “Più della metà di tutti i casi di sepsi acquisite in ambito ospedaliero sono prevenibili attraverso misure di prevenzione e controllo delle infezioni”, ha sottolineato la Sin. Nonostante i progressi, però, la sepsi neonatale rimane una sfida significativa. “Le limitazioni nella diagnosi rapida, l’aumento della resistenza antimicrobica e la carenza di dati epidemiologici accurati continuano a ostacolare gli sforzi globali per ridurre l’incidenza e la mortalità. L’adozione di nuove tecnologie diagnostiche, l’investimento in ricerca per nuovi trattamenti e vaccini e il miglioramento dei sistemi di sorveglianza sono essenziali per affrontare questa sfida”, hanno concluso gli esperti. (Agenbio) Des 13:00