Roma, 25 settembre 2024 (Agenbio) – Per garantire che i coralli sviluppino una resistenza maggiore alle sfide dei cambiamenti climatici, nei Caraibi il progetto Secore ha avviato un programma di riproduzione assistita. Gli embrioni creati in laboratorio vengono impiantati su un substrato speciale e fatti crescere in condizioni controllate. Una volta raggiunta una certa dimensione, questi coralli neonati vengono poi portati nella barriera corallina vera e propria. Impiegando questo metodo, che utilizza uova e spermatozoi da colonie diverse da quelle dove le larve verranno poi trapiantate, è possibile rinfrescare il pool genico dei coralli e ripopolare la barriera con colonie diverse da quelle in difficoltà. Secondo lo studio pubblicato su Plos One, i coralli ottenuti con questo sistema hanno una resistenza maggiore al fenomeno dello “sbiancamento”, dovuto alla perdita delle alghe con cui sono in simbiosi, e alle alte temperature rispetto a quelli naturali. In questo modo, possono aiutare le barriere coralline a rigenerarsi. (Agenbio) Gta 10:00