Roma, 26 settembre 2024 (Agenbio) – In Italia circa 600mila persone sono malate di Alzheimer. Un over 50 su cinque deve convivere con questo tipo di patologia considerevolmente invalidante. Con pesanti ripercussioni anche su chi assiste il soggetto colpito: sono tre milioni i familiari chiamati a prestare attenzione ai propri cari e spesso sono i primi ad accorgersi dei sintomi legati all’insorgenza della malattia. Capita di frequente, però, che i primi segnali finiscano per essere sottovalutati, tant’è che le persone affette da demenza ricevono una diagnosi accurata e tempestiva in meno del 20% dei casi. Per far luce sull’Alzheimer in questi giorni a Roma è stata lanciata la campagna “Pensaci, per non dimenticarlo”. “La malattia si palesa spesso con piccoli segni, di cui a volte non è facile accorgersi – ha dichiarato Alessandro Padovani, direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Brescia e presidente della Società italiana di Neurologia -. A volte, soprattutto nelle persone che sono avanti negli anni, questi piccoli deficit non sono riconosciuti: dimenticare dove si è posteggiata l’auto, attribuire dei nomi diversi alle persone che si conoscono o anche solo cambiare abitudini. Spesso si tratta di segnali subdoli e difficili da intercettare. È importante – ha rimarcato il neurologo – non derubricare o ritenere che tutto questo sia normalmente legato all’invecchiamento”. (Agenbio) Des 12:00