Roma, 1° ottobre 2024 (Agenbio) – Uno studio pubblicato su Nature Medicine da un team di scienziati del King’s College di Londra ha messo a punto un nuovo esame del sangue basato sull’analisi dei lipidi che potrebbe predire l’insorgenza di complicazioni legate all’obesità nei bambini, prima fra tutte il diabete, ma anche altre malattie cardiovascolari ed epatiche. Gli scienziati hanno analizzato il lipidoma periferico in 958 bambini e adolescenti in sovrappeso o obesi e in altri 373 bambini con peso normale. 186 fra bambini e adolescenti sono poi stati sottoposti per un anno al modello Holbaek, un intervento personalizzato sullo stile di vita per le persone con obesità, basato sulla famiglia, per valutare gli effetti della gestione dell’obesità. «Utilizzando la lipidomica basata sulla spettrometria di massa, – spiegano i ricercatori – abbiamo riscontrato un aumento delle ceramidi, insieme a una diminuzione dei lisofosfolipidi e degli acidi grassi omega-3 nel metabolismo legato all’obesità. Le ceramidi, le fosfatidiletanolamine e le fosfatidilinositoli erano associate alla resistenza all’insulina e al rischio cardiometabolico, mentre le sfingomieline mostravano associazioni inverse. Inoltre, un pannello di tre lipidi ha predetto la steatosi epatica con la stessa efficacia degli enzimi epatici. I lipidi hanno mediato parzialmente l’associazione tra obesità e caratteristiche cardiometaboliche. La gestione non farmacologica ha ridotto i livelli di ceramidi, fosfolipidi e trigliceridi, indicando che ridurre il grado di obesità potrebbe parzialmente ripristinare un profilo lipidico sano nei bambini e negli adolescenti». (Agenbio) Etr 12:00