Roma, 2 ottobre 2024 (Agenbio) – L’inquinamento luminoso potrebbe aumentare in modo significativo il rischio di ammalarsi di Alzheimer, soprattutto negli under 65. A indicarlo è uno studio finanziato dai National Institutes of Health statunitensi e pubblicato su Frontiers in Neurosciences. Gli scienziati del Rush University Medical Center di Chicago hanno estratto dai report del programma di assicurazione sanitaria federale Medicare informazioni sul numero di individui con diagnosi di Alzheimer presenti negli USA tra il 2012 e il 2018, e le hanno confrontate con mappe satellitari della NASA che mostravano le aree più interessate dall’inquinamento luminoso. Nell’analisi sono anche stati considerati alcuni fattori di rischio noti per favorire questa forma di demenza. L’inquinamento luminoso è risultato più fortemente associato alla frequenza di Alzheimer nella popolazione di una data area rispetto ad altri importanti fattori di rischio come abuso di alcol, obesità, depressione, insufficienza cardiaca o malattia renale cronica. Le persone più giovani nella fascia di età più a rischio di Alzheimer sembrano essere particolarmente sensibili all’effetto dell’inquinamento luminoso. Infatti, per gli under 65 l’esposizione alla luce di notte è risultata più fortemente associata alla prevalenza di Alzheimer rispetto a qualunque altro fattore di rischio esaminato. (Agenbio) Etr 10:00