Roma, 3 ottobre 2024 (Agenbio) – In una ricerca pubblicata sulla rivista Cell viene spiegato da un team di ricercatori come anche nello sviluppo dell’embrione umano esista una sorta di tasto “pausa” che permette di regolare le fasi che precedono l’impianto dell’utero. Una scoperta che può essere utile per processi e interventi di fecondazione assistita. Secondo Aydan Bulut-Karslıoğlu dell’Istituto Max Planck per la Genetica molecolare di Berlino e Nicolas Rivron, dell’Istituto di biotecnologia molecolare (Imba) dell’Accademia austriaca delle scienze, questo meccanismo definito come “diapausa embrionale” era finora stato osservato solo in alcune specie di mammiferi, un sistema che entra in azione per favorire la sopravvivenza sia dell’embrione sia della madre. Questo perché durante la diapausa l’embrione resta in uno stato dormiente che, volendo, può essere prolungato per settimane o mesi per poi riprendere l’attività quando le condizioni lo permettono. Ora questo sistema è stato individuato anche negli umani utilizzando un modello dell’embrione umano ai primi stadi dello sviluppo. Per gli scienziati anche qui è possibile attivare un segnale che a sua volta mette in moto una cascata di eventi molecolari che inducono la diapausa. (Agenbio) Gta 9:00