Da cellule in bocca si può prevedere mortalità

Roma, 11 ottobre 2024 (Agenbio) – «CheekAge è stato in grado di prevedere il rischio di mortalità in modo più preciso degli orologi precedenti addestrati sulle analisi del sangue». È quanto affermano gli scienziati dell’azienda Tally Health di New York che hanno rilevato con un semplice tampone della guancia interna, un nuovo modo per studiare la biologia dell’invecchiamento. Lo strumento efficace messo a punto dagli studiosi e descritto sulla rivista Frontiers in Aging rappresenta una valida alternativa alle opzioni attuali per monitorare il ritmo di invecchiamento di una persona. Attraverso la bocca si può analizzare il decadimento cellulare e cognitivo che è causato da diversi fattori genetici e ambientali, dallo stile di vita e dalle abitudini del sonno. Negli ultimi anni sono stati progettati diversi orologi epigenetici elaborati grazie al genoma di molte persone, ma la raccolta di questi campioni risultava impegnativa e invasiva per l’individuo, troppo stressante per il paziente. Invece, il sistema innovativo individuato dai ricercatori permette un monitoraggio più semplice, basta un campione di cellule prelevato dalle guance. Qui si possono individuare potenziali collegamenti tra geni e processi specifici che mostrano le differenze nell’invecchiamento fisiologico di una persona. Il gruppo di studiosi ha utilizzato la programmazione statistica per prevedere il rischio di morte nelle persone nate tra il 1921 e il 1936. Ogni tre anni, i partecipanti alla sperimentazione sono stati sottoposti al controllo del metiloma. (Agenbio) Ala 9:00