Roma, 18 ottobre 2024 (Agenbio) – Una scoperta italiana ha aperto una nuova via di collegamento tra cervello, cuore e intestino che “viaggia” all’interno del colesterolo. Nello specifico si tratta di una sostanza presente in alcuni batteri del microbiota intestinale che potrebbe essere responsabile delle trombosi che causano infarti e ictus. Questa teoria emerge da uno studio di un gruppo di ricercatori italiani diretti da Francesco Violi, professore emerito all’Università La Sapienza di Roma e presidente residente onorario del CXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) il quale ha spiegato che il colpevole di molte malattie multifattoriali come l’aterosclerosi è il lipopolisaccardide. «Un glicolipide che si trova nella parete dei batteri Gram negativi come l’Escherichia coli. Questa sostanza entra in circolo dopo aver attraversato la parete dell’intestino e si va a localizzare nella parete dell’arterie, dove provoca un’infiammazione cronica di basso grado. Questo danneggia nel tempo le arterie e richiama dal circolo sanguigno le piastrine che provocano la trombosi del vaso interessato». Inoltre, alcune sperimentazioni animali hanno già dimostrato come questa sostanza batterica abbia una componente trombotica e quindi rischiosa per la salute. Dopo la scoperta, i ricercatori dovranno individuare il modo per poter bloccare questo meccanismo al fine di prevenire l’infarto. Progettando nuove strategie anti-trombosi potranno trovare la cura per i diversi danni cardiovascolari. (Agenbio) Ala 14:00