Rocce di 120 milioni di anni rivelano il riscaldamento climatico come responsabile della perdita di ossigeno negli oceani

Roma, 22 ottobre 2024 (Agenbio) – Gli oceani vanno incontro a una progressiva deossigenazione, causata da un progressivo riscaldamento associato all’aumento delle emissioni di CO2 antropogeniche. Uno studio pubblicato su Nature, frutto della collaborazione tra l’Ocean Networks Canada Feltre (Belluno), prevede un’intensificazione del fenomeno. I ricercatori hanno stimato per la della University of Victoria e il dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio” dell’Università degli Studi di Milano, condotto su campioni di rocce provenienti da un carotaggio eseguito nella zona di prima volta che durante una fase di riscaldamento estremo del Cretacico Inferiore, l’innalzamento delle concentrazioni di CO2 di circa 5 a 6 volte rispetto alla fase pre-evento ha portato a una diffusa e persistente deossigenazione degli oceani. Il recupero da questa condizione estrema è stato prolungato, pari a circa 1 milione di anni, e la riossigenazione degli oceani ha avuto luogo solo quando le concentrazioni di CO2 si sono abbassate a valori due volte superiori a quelle pre-evento. Gli studiosi hanno osservato che il processo naturale di riossigenazione degli antichi oceani richiese oltre un milione di anni e si verificò solo quando le concentrazioni di CO2 furono ridotte al di sotto di questa soglia critica, grazie a un feedback climatico naturale: l’alterazione meteorica delle rocce che è un importante processo del Sistema Terra per stabilizzare il clima nel lungo periodo. Infatti, l’alterazione meteorica delle rocce silicatiche, abbattendo i livelli di CO2 atmosferica, è una componente chiave del ciclo del carbonio a lungo termine. Questo meccanismo naturale ha ridotto i livelli di CO2 atmosferica al di sotto del punto critico, determinando una rapida riossigenazione degli oceani dopo il prolungato periodo di riscaldamento e deossigenazione. Oggi le concentrazioni di CO2 atmosferica sono inferiori rispetto a quelle del Cretacico Inferiore, ma le emissioni vengono rilasciate nell’atmosfera a una velocità molto più elevata. (Agenbio) Cdm 11:00