Roma, 25 ottobre 2024 (Agenbio) – Ricercatori statunitensi hanno sviluppato un nuovo orologio epigenetico chiamato CheekAge, in grado di raccogliere i dati necessari dalle cellule presenti sulla parte interna della guancia, campionabili con un semplice tampone buccale. Per testare la precisione dello strumento, i ricercatori hanno utilizzato i dati relativi a oltre 1.500 persone nate nel 1921 e nel 1936 e già decedute, che ogni tre anni si erano sottoposte all’analisi del profilo epigenomico di circa 450mila siti di metilazione del DNA. L’ultima analisi registrata è stata utilizzata per calcolare il rischio di mortalità, confrontando la precisione della previsione con l’effettiva data del decesso. Analizzando in modo dettagliato i siti di metilazione maggiormente associati alla mortalità dei volontari, i ricercatori hanno notato che alcuni geni influivano sulla durata della vita o sul rischio di soffrire di malattie legate alla vecchiaia: è il caso, ad esempio, del gene PDZRN4, un probabile oncosoppressore, e di ALPK2, un gene implicato nella salute cardiaca e oncologica in modelli animali, ma anche di altri geni già in precedenza associati allo sviluppo di tumori, osteoporosi, infiammazione e sindrome metabolica. I risultati dello studio sono pubblicati su Frontiers in Aging. (Agenbio) Etr 10:00