Roma, 25 ottobre 2024 (Agenbio) – Tanta frutta e verdura, abbondanti cereali integrali e un po’ di proteine magre: sono ancora pochi gli italiani a seguire un regime alimentare vario e sano come “prescrive” la dieta mediterranea. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità nominata Arianna (Aderenza alla dieta mediterranea in Italia), la maggior parte degli italiani la mette in pratica con moderazione e solo il 5% la segue a pieno e quotidianamente. Alla luce dei numeri pubblicati sulla rivista Frontiers in Nutrition, Marco Silano, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, dismetaboliche e dell’invecchiamento dell’Iss spiega la mancata aderenza al modello alimentare «con i fenomeni dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione, infatti, si è assistito ad una vera e propria transizione nutrizionale, caratterizzata da un discostamento sempre più evidente da tale modello dietetico e, al contempo, un’occidentalizzazione delle abitudini alimentari». Nel mondo, ci sono ancora 2,8 miliardi di persone che non hanno accesso ad un’alimentazione adeguata al loro fabbisogno vitale giornaliero per avere una vita in salute e, una delle più grandi sfide del nostro tempo, sarà quella di eliminare le forme di malnutrizione che convivono nei paesi mediterranei e non. La malnutrizione può essere però una condizione che si manifesta in differenti modi. Da quella più conosciuta a quella contraria fino ad arrivare ad una terza forma definita “fame nascosta”. (Agenbio) Ala 12:00